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Live Report Foa Boccaccio 02/07/2016

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Sabato 2 luglio 2016 si è svolta la quarta de “Le 5 giornate DIY di Milano #2
 
Tredici band provenienti da tutta Italia (una persino dagli Usa), mercatini, workshop, banchetti, e un sacco di gente che è venuta a festeggiare la scena hc e lo spirito DIY nella splendida cornice del FOA Boccaccio a Monza.

Che poi io di hc ne capisco poco, ma forse ne riconosco i segnali: come la scelta di aprire i live sul palco esterno con il poderoso 01 thrownnessshow dei Thrownness, che hanno letteralmente tirato giù il cielo.

E infatti un attimo dopo a manifestarsi è stato un uragano di pioggia e vento, che ha costretto i già tanti presenti a ripararsi all’interno.

Niente paura però, serviva ben altro per fermare questa notte. E  grazie alla collaborazione e la complicità di tutti (pubblico, band, le ragazze e i ragazzi del Boccaccio) dischi, banchetti, amplificatori e impianti sono stati salvati dalla tempesta, e i concerti sono ripresi poco dopo, con un’alternanza di gruppi clamorosi tra i due palchi coperti al baretto e in palestra. 

Così ho ripreso a fare le fotacce, agli Sho, ai Corpse, ai Double Me e ai relativi poghi di giovanissimi al baretto, e

poi ai Vetro e ai Gordo (con Miky che non smette mai di sorprendermi, per coraggio e qualità delle sue diverse proposte musicali) sul palco in palestra (ah sì, nel frattempo mi sembra di essermi anche inginocchiato su quel palco, direi mentre suonavano gli ZiDima..)

In ogni caso, altissima qualità e botte da orbi anche con  Crtvtr (post hc da Genova) e Muscle Worship (from Usa)

… poi delirio vero con gli ANF e i Viscera, e pioggia di esseri umani che ondeggiavano da una parte all’altra del salone. Massacro & Bellezza. 

 

varie_la partitaIn tutto ciò qualcuno (qualcuna) davvero insospettabile mi ha ricordato che c’era una partita, della nazionale (di cui mi freca solitamente pochissimo, figurarsi di questa infarcita di gobbi) e che in zona roulotte c’era un televisore acceso. Così son riuscito a non perdermi i 76 rigori di Italia-Germania, anche qui tra abbracci troppo euforici di alcol, poghi selvaggi, insulti al paese nostro (a prescindere) e porconi volanti.

 

06 selvaPoi niente, ci sono stati i Selvə. Che suonano una roba estrema, violentissima e tiratissima con un’abilità pazzesca. E mi confermano quello che già sospettavo, ovvero che in questo momento sono tra le migliori live band del panorama italiano. Che lo capisci subito che ok ci mettono il cuore, che hanno la giusta esperienza e il furore sacro, ma 13 stormopure una cura assoluta e una tecnica davvero invidiabile.

Hanno chiuso gli STORM{O}, salendo sul palco alle 3 del mattino, ma dopo 12 ore di bombardamento sonoro e fotoclick e birrette ero davvero troppo bollito per prestare la necessaria attenzione al loro set, che comunque ricordo efficace e bello teso.

Me ne torno a casa con la consapevolezza di aver vissuto un’altra giornata memorabile, sempre più innamorato di questo posto e di questa gente, sempre così dannatamente viva, e pericolosa, e meravigliosa.

240

 

l’album lo trovate all’indirizzo di Flickr

… ma anche sulle nostre pagine:

e l’articolo de Le 5 giornate DIY di Milano #2

 

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Photo Credit per ZiDima by Ire Ortega

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Tutte le immagini e il Photo Report sono a cura di @ LaGramigna


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