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“This is an Album!” è il titolo del nuovo progetto discografico del trio future funk più colorato ed esplosivo in circolazione, in uscita il 6 maggio 2016 in cd e digitale per IndieBox Music, distribuzione digitale Artist First digital, distribuzione fisica Self. Tredici tracce che segnano il ritorno degli WAF, dopo l’esperienza on the road negli USA, dove i nostri hanno conosciuto da vicino le radici del funk e della musica di strada, affrontato jam session con i migliori (e i peggiori) musicisti, osservato e vissuto da dentro la città degli angeli in tutte le sue contraddizioni.

Il nuovo disco è stato presentato in anteprima live sabato 30 aprile 2016 dal prestigioso palco della Fonderia Italghisa di Reggio Emilia, hometown degli WAF. Per l’occasione on stage un ospite d’eccezione Joe Bowie, trombonista americano originario di New Orleans e leader dei Defunkt, formazione jazz punk newyorkese fonte di ispirazione per la maggior parte delle band crossover funk degli anni ‘90. Il prezioso contributo di Joe Bowie è presente anche nel disco; suoi sono infatti i fiati di “Ticklebadonkadonk”, quinta traccia di “This is an Album!”.

… “Ciao

Con “This is an Album!” gli WAF inaugurano una nuova fase creativa e si presentano con un suono inedito, frutto di anni di sperimentazioni e interminabili jam session improvvisate in sala prove, oltre che per le strade e i locali statunitensi. Proprio l’esperienza americana e gli ascolti di approfondimento sul genere, hanno portato il trio a spingersi ai confini del funk e delle sue derivazioni. Folgorati dall’onda future funk, che sta esplodendo negli USA, si candidano per diventarne i primi artefici in ambito nazionale.

Lo scontro tra gli WAF e il future funk è stato quasi del tutto casuale, come spesso lo è per gli incontri che cambiano la vita. Galeotto fu Soundcloud e una manovra del tutto involontaria che li portò sulle pagine dei The Floozies e a quel Play su “Stuntin’”. Da quel preciso istante, dal quel primo ascolto, il sound della band e il disco al tempo in lavorazione, non sono più stati gli stessi. L’obiettivo dei mesi a venire è stato quello di tentare di integrare quel suono al loro e di riprodurlo senza l’utilizzo del computer, dando il via a una fase di sperimentazione sonora ai limiti del reale. In un’atmosfera tanto delirante quanto creativamente stimolante, si sono spinti oltre i confini più estremi del noise-funk, testando una molteplicità di possibili soluzioni, sino a trovare la giusta combinazione sulla quale plasmare le tracce di “This is an Album?!”. Senza l’ausilio di basi o altre diavolerie, sono riusciti a introdurre l’elettronica nel suono dei pezzi, ricercando la via migliore per riprodurla e per poterla suonare alla “vecchia maniera”. Il risultato finale? Suonare il basso come una batteria, la chitarra come un basso e la batteria come una voce. Questo è il future funk degli WAF.

… “Draw it on the wal

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I What A Funk si formano nel 2009 spinti dall’esigenza di abbandonare le cover per dedicarsi alla produzione di brani originali, con l’obiettivo sin dalla fase embrionale del progetto di arrivare a creare un suono che li soddisfacesse WAF whitee li rappresentasse in toto. Dopo alcuni mesi Pret completa la line up, composta al tempo da da Hasma e Drugo. La band inizia da subito l’attività live e si distingue per il forte impatto delle loro performance. Dopo i primi live tra la provincia di Reggio Emilia e un tour in Portogallo, iniziano ad esibirsi anche fuori regione, grazie anche alla visibilità derivata dall’inserimento di alcuni loro videoclip su Rock Tv. Esce il loro primo Ep interamente registrato da Pret nel suo nuovo studio. Nel 2011 sono impegnati in un tour tra Belgio e Olanda, ed iniziano ad attirare le attenzioni, oltre che del pubblico, anche degli addetti al settore. Nello stesso anno vincono alcuni contest grazie ai quali avranno l’occasione di esibirsi su palchi importanti come Heineken Jammin’Festival e Maximum Festival. Durante questa fase intensa e ricca di soddisfazioni Drugo sceglie di lasciare la band. L’incontro con Bosko è casuale, frutto di una jam nelle campagne reggiane che lascia Hasma positivamente impressionato dalle qualità del chitarrista. Poco dopo Bosko entra nella band dalla porta principale e senza audizione. I mesi a seguire vedono gli What A Funk al lavoro per trovare un nuovo equilibrio e la dimensione ottimale a seguito del cambio di formazione. La sintonia che si crea in sala prove è a Kingsoffunk_promovideo_02dir poco perfetta e si manifesta nel 2012 con l’uscita di “Javao”. Seguono quattri anni di tour in tutta Italia, su palchi importanti tra i quali Alcatraz Rock Tv birthday party 2012 e Rock In Idro 2014 e come opening a band del calibro di Queens OF The Stone Age, Biffy Clyro, Pixies, The Fratellis, Destrage, Living Colour, Ben Kenney (Incubus), Bud Spencer Blues Explosion, Lacuna Coil. Tante date e una fanbase sempre più numerosa e devota sono frutto di show sempre spettacolari, coinvolgenti e devastanti. Durante questo tour, le esperienze della crew (la band e i tecnici affiancati da Bagana Rock Agency) vengono tradotte in improvvisazioni e pian piano inizia a prendere forma il nuovo disco. “This is an album” esce il 6 maggio 2016 in cd e digitale per IndieBox Music, che ne curerà anche la promozione. Il tour è organizzato da Bagana Rock Agency.

Gli WAF sono: Hasma – Bass & Vocals // Bosko – Guitars // Pret – Drums & Vocals.

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This is an Album!

CoverThisisan WaFunk Label

LA COPERTINA di “This is an Album!” si veste degli stessi colori della band, che con pennellate schizofreniche e ubriache si sono mischiati fino a prendere la forma dei volti dei tre WAF, richiamando il delirio creativo dal quale sono nate le canzoni.
Il disco comprime in 13 tracce quattro anni di esperienze, passati a suonare in saletta, sui palchi, per strada, in furgone, ovunque e a qualsiasi orario. Tutto si è tradotto in improvvisazioni estreme, in sperimentazioni sonore oltre i limiti della comprensione umana, in jam session infinite, ma niente è stato lasciato al caso, perché l’improvvisazione è il loro caos e il caos è il loro ordine.

 

STREAMING

 

ci salutiamo con “Kings of funk” 

IL VIDEO, come da tradizione in casa WAF, non mancherà di sorprendere l’ascoltatore. Mai banali nelle loro produzioni aggiungono un nuovo capitolo alla loro “filmografia”. Girato in gran parte a Venice Beach in California si rifanno questa volta allo stereotipo del classico videoclip Hip Hop americano. A dirigere l’azione, un continuo scambio di messaggi tra la band e un fantomatico regista (la cui identità sarà svelata solo nel finale), espediente narrativo che calerà i nostri in situazioni talvolta assurde. Un video divertente, folle e bizzarro, come solo gli What A funk?! sanno essere.

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