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Fattore Rurale
release “Raccolgo la notte”
out on January 20th 2023


Il Fattore Rurale dando alla luce questo album vuole urlare al mondo un messaggio preciso: è inutile scappare dalla propria natura. Solo l’accettazione dei propri peccati potrà rendere le persone libere. Attraverso le canzoni si percepisce il loro modo di vivere e la consapevolezza che l’essere umano è lontano dall’essere perfetto perché consumato dalle cicatrici del proprio vissuto e dalle disillusioni della vita reale. Il Fattore Rurale diseppellisce la verità, nascondere i mostri sotto al letto non è la soluzione e la sincerità verso se stessi, renderà liberi. Chi vive inseguendo l’idea di voler piacere a tutti vivrà di merda e la butterà su chi ha accanto. ll Fattore Rurale da voce alle debolezze dell’essere umano, all’amore più animalesco e sincero, alle paure ataviche che ci rendono tutti schiavi e carnefici di noi stessi. Sono il punto di incontro tra il country folk americano e la verità distorta delle campagne Piacentine. Fondato nel 2018 da Marco Costa e Riccardo “Trivella” Polledri registrano il loro primo EP “Lividi” nel 2019 e nel 2021 partoriscono il doppio singolo “Morsi”. In questi anni hanno partecipato a numerosi live su tutto il territorio Piacentino, in Emilia e in Lombardia, a vari Festival in Piemonte e in Liguria ed un tour estivo in Sicilia. Il Fattore Rurale non lascia spazio alle menzogne e con le loro parole cercano di trovare i propri simili per custodire in eterno le loro urla.


"Raccolgo la notte"  

Fattore Ruraluscito
[January 20, 2023]
Genre:
folk rock, country
Base: 
Italy



Label / Booking / Press: 


“Raccolgo la notte” è una canzone scritta a fari spenti su una strada ricoperta di neve.
Quando si preferiva entrare nella bocca del serpente piuttosto che sopravvivere alla vita.
“Medellin” è dedicata a uno degli ultimi rivoluzionari Pablo Escobar ed a cosa si è disposti a fare per il proprio ideale. L’essere umano dietro la leggenda.
“Liberaci dal male” è un viaggio alla ricerca della redenzione attraverso il male che si è fatto nella vita vissuta. Davanti all’universo siamo tutti uguali, esseri corrosi dalla vita e resi liberi grazie all’accettazione dei nostri peccati. Nella nebbia non c’è redenzione. All’Inferno non c’è distinzione. Siamo figli di un sogno interrotto, siamo
“Figli di Icaro”. Un brano strettamente personale dove cerchiamo di racchiudere il vissuto della nostra generazione. Di quando, come Icaro siamo caduti insieme al sole.
“Tu hai i miei occhi”. Questa canzone parla dello stato d’animo dopo l’abbandono. La storia d’amore è il mezzo con cui cerchiamo di descrivere questa sensazione. Completamente disarmato in balia della strada. “Vertigine” parla della rinascita dell’essere umano. È la storia di Vertigine che dopo sangue e lotte riconquista la sua Libertà. Dedicata ad un amica; ad una donna Libera.
“Porco! Lassù qualcuno mi ama” parla dei mostri che abbiamo nascosti sotto al letto. Quei mostri che vengono fuori quando il silenzio si impadronisce della notte.
“La pioggia picchiava gennaio” è una canzone d’amore.
“Stricnina”, un codardo tentativo di suicidio e la consapevolezza di non volere sopravvivere alla vita.
“Mille sigarette” racconta l’unione non solo di due corpi ma di due anime. Nello stesso momento della stessa notte due persone distanti chilometri l’una dall’altra sono unite dai moti dell’universo.


… “Stricnina”

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