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Ciao allternativi…
Oggi ci immergiamo nel mondo del progressive rock. Un genere che annovera migliaia di band e che spesso rischia di far conoscere ai media dei veri e propri talenti musicali.
Le atmosfere che ci accingiamo a conoscere sono quelle di una Napoli sempre in evoluzione ma con gli stessi problemi esistenziali che ormai attanagliano tutto il nostro paese.
I protagonisti che si fanno carico di rappresentare questo sound alternativo sono i Hyena Ridens

Hyena Ridens – “Cellula”

Cellula è il primo video realizzato per Cave Canem, ma prima di parlarvene vediamo l’iter di questa formazione.

Origini e Metamorfosi:
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Origini: i Demons of the Rainbow (2006 – 2009) Sebbene Il progetto Hyena Ridens nasca ufficialmente nel 2009, le sue origini possono essere fatte risalire al 2006, quando l’incontro casuale tra Gennaro Davide e Paolo Cotrone nella funicolare di Chiaia. I due rockers, Paolo alla chitarra e Gennaro alla voce, diedero vita al primo embrione del progetto fondando i Demons of the Rainbow, una formazione che suonava inediti dalla forte impronta rock psichedelico. Proprio durante questa prima fase, fatta principalmente di prove in cantina e piccoli live, conoscono il tastierista Paolo Astarita, reclutato nel 2008 per aggiungere nuove sonorità al progetto e con il quale si è venuto a formare il nucleo fondativo di quelli che saranno gli Hyena Ridens.

La metamorfosi (2009-2010) La formazione allargata grazie alle tastiere di Paolo Astarita porta i tre a ricercare ed elaborare sonorità sempre più autonome, cosa che porterà allo scioglimento dei Demons of the Rainbow nel 2009. Lo scioglimento della formazione originale non ferma però l’ormai avviata macchina compositiva formata dal trio Gennaro, Paolo & Paolo, che si mettono al lavoro per trovare una sezione ritmica che possa fornire le necessarie basi alle loro composizioni, operazione che dopo circa un anno porta finalmente i suoi frutti con l’entrata in formazione di Alessandra Amelio al basso e di Mattia Santangelo alla batteria. Il cambio di formazione si accompagna ad un più ampio cambio stilistico della band, con Gennaro (il quale oltre ad essere il vocalist è anche autore dei testi) che decide di scrivere i testi in italiano, cominciando con il pezzo “In cammino”. Anche le sonorità cambiano, perdendo l’iniziale impronta psichedelica anni ’70 e dirigendosi verso sonorità più dure; la psichedelia rimane però un elemento forte nelle loro composizioni, e viene garantito dall’ingresso nella formazione del dubmaster Ruben M. Correra, che si unisce alla formazione nel 2010. La formazione così costituita riporta gli ex-Demons – ora diventati Hyena Ridens – sul palco del Mamamù Bar il 18 novembre 2010, dopo più di un anno durante il quale non si erano mai esibiti live. [/wpex]

Una storia complicata:
La storia degli Hyena Ridens in quanto tali è una storia complessa, che a tratti potrebbe ricordare quella dei Cure. Infatti, dopo un anno di concerti, con vari pezzi in cantiere e altri all’attivo, Paolo Cotrone abbandona il gruppo per trasferirsi a Roma e Alessandra Amelio abbandona il gruppo per suoi motivi personali. Ciononostante, i ragazzi non si perdono d’animo, e decidono di continuare a provarci reclutando Vincenzo Pennacchio alla chitarra e Francesco Vitale al basso. La collaborazione con questi due nuovi componenti si rivela proficua, suonando spesso live e scrivendo nuovi brani che vanno ad allargare un repertorio in continua espansione. Visti gli ottimi risultati, gli Hyena decisero di registrare un primo EP che segnasse un punto fermo nel loro processo di crescita, e fu così prodotto “Solitudo est Servanda” (2012); purtroppo la registrazione dell’EP e le scelte artistiche da intraprendere alla luce di questo portarono a dure divergenze all’interno della formazione, che si dimezzò di colpo con l’abbandono di Vincenzo, Francesco e Mattia.

cover
Lo scisma fu ovviamente un duro colpo per la band, ma Gennaro e Paolo Astarita, con il supporto (principalmente morale) di Ruben decisero di proseguire lo stesso, cercando come una fenice di risorgere dalle ceneri di un ennesimo cambio di formazione. Ma anche alla notte più buia farà prima o poi seguito l’alba, e questa si manifesta con l’inaspettato ritorno di Paolo Cotrone da Roma, che ritorna nella band ricomponendo il trio centrale Gennaro, Paolo & Paolo, a cui si riunisce uno storico amico e batterista dei Demons of the Rainbow, Andrea Falvo. Ricostruita la formazione quasi al completo, Gennaro decide di prendere in mano il basso, riducendo in questo modo la formazione agli attuali cinque componenti. Nel giro di qualche mese l’intero ingranaggio inizia a girare a pieno ritmo, e la band trova nuovi arrangiamenti per i pezzi nel repertorio e ne scrive di nuovi, trovando anche nuove sonorità e sperimentando soluzioni alternative di arrangiamento, che hanno trovato una loro cristallizzazione nel primo disco ufficiale della band, “Cave Canem”, presentato ufficialmente il 22 ottobre 2014.

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STREAMING

Nove tracce che si alternano con molteplici sfumature di suoni quali l’hardcore, la psichedelica, l’elettronica, l’alternative rock e il crossover; il tutto con la stretta marcatura della progressive.

[Un mondo in cui tutto è possibile… Credi sia aria quella che respiri ora?… ] questa è una frase di MORPHEUS nel primo MATRIX utilizzata, insieme ad altre, per la intro “Cave Canem”“Cane”, – Cellula (ascoltata nel video in alto) – Non basta il mare – forte ed arrabbiata su una Napoli introspettiva – “Metamorfosi”, lenta, come una goccia che si adatta ai tempi più bui… – “Tempesta”, bel filler che apre alla settima canzone Suoni RandagiHyena Ridens, tra le mie preferite perchè bella incazzata! (… tu devi essere una jena ed una jena non è mai una preda). Con la settima traccia Punti di Fuga, si chiude Cave Canem e raggruppa praticamente le qualità artistiche dei ragazzi partenopei, nello specifico apprezzo particolarmente il periodo che va dal 1′ al 2’15” minuto, oltre alla canzone intera naturalmente.

Molti ostacoli si sono frapposti sulla loro strada ma con tenacia, e fede per la musica, sono riusciti a ricompattare il gruppo e a pubblicare “Cave Canem”.
Un buon primo lavoro per i Hyena Ridens. I ragazzi ci mettono passione e il risultato si vede… e si sente!

Bene, siamo ai saluti; ringrazio la band e Gennaro per la pazienza e per le informazioni. In attesa di vederli anche dalle parti di Milano, ci guardiamo “Cane”, la seconda traccia dell’album- filmato tratto dal live del 24 aprile 2014 alla Facoltà di Lettere di Napoli. A presto.

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