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Moth’s Circle Flight


ALLternativi…. oggi ci rituffiamo nel magico mondo del metal, ma che dico metal, del NU… che ci aggrada molto. Con noi oggi una band che ha già tredici anni di carriera e che sa come farci saltare sul posto. Ve lo dico subito, sarò un po’ polemico sul finale di recensione, ma solo perchè alcuni argomenti mi toccano in particolare e chi ci segue sa di cosa parliamo…

Molto vicini alle sonorità dei Mushroomhead, (e solo per questo ci sono simpatici) loro sono i 
Moth’s Circle Flight 

... bio

Formati nel 2003, la metal core band di Parma  ha lavorato alacremente per crearsi un nome. Nel corso di questi anni i Moth’s Circle Flight hanno suonato in molti festival e locali condividendo il palco con nomi illustri quali Sepultura (Altromondo, Elba, 29/06/2007), Extrema (Candle, Lecce 2006 ), Guilty Method (come supporter), Exilia. La lineUp è così composta: 

Gabriele “Gabbo” Rosi – Vocals | Simone “Pancio” Panciroli – Vocals | Luca “Pellach” Alzapiedi – Lead Guitar | Francesco “Baldo” Baldi – Rhythm Guitar | Marco “Satir” Reggiani – Bass | Bass Fabio “Bersa” Bersani – Drums

La loro discografia comprende: 1 Demo 1 EP ed un LP

Il primissimo lavoro risale al 2006 con una Demo di 6 brani dal titolo “About Irrationality” (Fullblast Rec); segue, nel 2007 l’EP “Solo Attimi” di 7 tracce (Fullblast Rec) – Quattro anni più tardi (2011) è l’ora del primo LP intitolato “Born to Burn” (Protocollo Zero Music Factory)

questa è “Chokora” tratta da Solo AttimiBorn to Burn


Il primo marzo 2016 nasce il nuovissimo My Entropy, mixato e registrato da Luca CocconiSimone Sigghinolfi di Audiocore Studio, Fontevivo, Parma, Italy – by  logic(il)logic Records / Andromeda Dischi. Booking by Atomic Stuff.

Vi lasciamo con qualche riga di presentazioni da parte della band (in originale) e dopo l’ascolto ci ritroveremo per parlare di questo nuovo LP

pic

”My Entropy”

On their 10th anniversary, Moth’s Circle Flight are ready to launch “My Entropy”. As always, the songwriting process was not driven by any planned decisions, but instead is the result of instinct and pleasure. The sound is always hovering between wildness and melody, with the two guitars alternating heavy riffs and high soaring solo lines. On “Late Promises” for example, the contrast between the two lead vocalists’ timbres creates a verbal crossfire between anger and harmony. Bass and drums are closely linked in a steady rhythmic base without baroque outbursts. It’s extremely difficult to describe Moth’s Circle Flight music, because it lacks a precise will: the result is the expression of their idea of metal, in a few words “power, jumping, headbanging”. In their lyrics they wish to reiterate the leit motiv that has accompanied them in recent years: the constant search for light in the shadows, the frenzied gathering around a flame that we’ll never own, but that keeps us alive and eternal.

STREAMING

review

Sulla band se ne è letto di ogni, dagli inizi a quest ultimo lavoro, sulla qualità della musica e sul genere stesso che non trova il giusto spazio in questo paese… ma bisogna ammettere una sostanziale cosa che dagli esordi di About Irrationality all’attuale My Entropy, il gap è stato abbondantemente colmato! Gli inglesi lo ripetono continuamente ad ogni fermata di metropolitana/treno/autobus e perfino nei locali o negli alberghi… “Mind the Gap”… attenti allo scalino, allo spazio tra due oggetti, al divario che corre tra più cose… e i Moth’s Circle Flight sono stati ben attenti! Gli elogi, ma soprattutto le critiche aiutano gli scaltri e chi vuole migliorarsi.

Impronta decisamente Nu Metal, forte calibrato. Tutti i reparti fanno il loro “sporco”, ma amato lavoro. Brani che non ti annoiano, uno di quei lavori che inizi ad ascoltare in punta di piedi ma che poi ti ritrovi a pogare sul posto.

Dieci tracce per 45 minuti circa, dove in evidenza  troviamo sicuramente (la mia preferita) Rise your Head, ma anche Ends of a Shadow –  Late Promises (mi ricorda i Killswitch Engage… (bravi)…) – Write My Name (ti riffa per bene i baffi!) – Madball e finiamo con la canzone che chiude l’album, ovvero Ray Of Ira, cantato in italiano, per ricordare gli inizi e le proprie origini… bella ma… se i ragazzi mi permettono (lo dico ugualmente…) la farei totalmente in inglese, non per incapacità ma perchè sto paese non merita questi suoni ne tanto meno improntare la stessa per un pubblico made in maccheroni che oltre al Vasco non sa andare… 

Quindi? orizzonti esteri ragazzi… ci guadagnerete sicuramente! 😉


Siamo ai saluti e lo facciamo ringraziando anche l’Atomic Stuff per la segnalazione di questo album nonché la band stessa… i Moth’s Circle Flight. questa è la versione backstage di Late Promises  

Alla prossima…

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